Mauro è tornato qualche giorno fa da Keyodhoo, Maldive, dove è andato per esaudire un grande sogno: pescare in uno dei mari più belli del mondo, dove il divertimento è assicurato; però non aveva pensato ad un inconveniente… 

“Raccontare questa bellissima settimana sarebbe troppo lungo date le tante cose meravigliose che abbiamo visto e fatto, mi limiterò a parlare delle mie uscite di pesca che, grazie a Idrees e Adam, sono state indimenticabili, sono riuscito a catturare prede che fino ad oggi avevo visto solo in TV o nelle riviste specializzate.

Quasi subito Idrees, ma soprattutto Adam (vecchio lupo di mare), si sono resi conto del mio “dramma”, italiano amante della pesca ma che in vita sua di pesci ne ha pescati ben pochi, per questo si sono prefissati un obiettivo ben preciso, riuscire a farmi prendere dei pesci nonostante la mia incapacità, o come la definisco io “sfortuna”.

E dire che la settimana non era iniziata nel migliore dei modi, Lunedì, primo giorno di pesca, sveglia alle 5, partenza alle 5,30, adrenalina a 2000, Adam piazza 4 canne da traina sul Dhoni con esche belle fresche e succulente, usciamo dalla barriera corallina e dopo neppure mezz’ora mi prende il mal di mare, come? un pescatore col mal di mare? eh si, mi prendo un travelgum e cerco di far finta di niente, le onde, neanche tanto grandi, sbalzano il Dhoni di qua e di là, il mio stomaco è sottosopra, divento bianco come un cencio, non resisto, glielo devo dire; “ragazzi sto male”, mi guardano increduli, mi sdraio sulla panca del Dhoni, provo a rialzarmi dopo 10 minuti, nulla non ce la faccio non mi reggo in piedi, dobbiamo rientrare, non ci credo, sono venuto qui apposta per pescare, Idrees e Adam parlottano tra di se, chissà quante me ne dicono.

Rientriamo in porto alle 7, non ho le chiavi di camera, busso alla finestra, sveglio moglie e figlia che vedendomi si spaventano, sembro un fantasma, mi sdraio sul letto, sto malissimo.

Passo il resto della giornata tutto rintontito ma nella mia mente si sviluppa un’idea, una sfida contro il mare, ce la devo fare, ci riprovo.

Martedì mattina sono nuovamente pronto a ripartire, Idrees e Adam sono un po’ perplessi, li capisco, penseranno, “questo italiano ci farà perdere tempo anche stamattina”, il mare è calmo, prendo il mio travelgum, sono deciso e motivato.

Siamo in mare da 1 ora, tutto è tranquillo, non succede nulla quando ad un tratto sento un rumore, il rumore più bello del mondo, quello della frizione del mulinello che “canta” perché un pesce ha abboccato, all’improvviso tutte le paure svaniscono, il mal di mare è scomparso, è vinto, inizia la pesca.

La “ferrata” è pronta e decisa, ho il pesce in canna, poi succede una cosa bellissima, un balzo, a 50 metri da me, la vedo, esce dall’acqua una meravigliosa Lampuga di circa 15 kg, un sogno, sono esterrefatto, quasi piango dalla felicità, Idrees capisce il momento, mi incita, la lotta è bellissima, 10 minuti che sembrano un’eternità poi finalmente il pesce è vicino alla barca, Adam con maestria la tira a bordo, è favolosa con la sua livrea verde giallo/oro, la bacio, la guardo e la riguardo, sono un uomo felice.

Maldive Alternative Pesca a Keyodhoo

Maldive Alternative Pesca a Keyodhoo

Maldive Alternative Pesca a Keyodhoo

Per la cronaca dopo un po’ ne prendo un altra leggermente più piccola ma ormai “il dado è tratto” ho vinto la sfida con il mal di mare e ho preso uno dei pesci più belli che esistano, rientrati in porto mi “bullo” con moglie e figlia mostrandogli fiero le mie catture, loro capiscono e si congratulano.

Nei giorni successivi altre uscite, altri bei pesci tra cui un tonnetto pinna bianca di circa 5 kg e dei bellissimi  “wahoo” il più grande di circa 15 kg.

La settimana passa veloce e domenica siamo ripartiti ma i ricordi di questo viaggio rimarranno per sempre nei nostri cuori, la bellezza dei luoghi che abbiamo visitato e le emozioni provate nessuno potrà portarcele via, un grazie di cuore ad Idrees, Adam, Suja, i ragazzi del bar e tutti gli abitanti di Keyodhoo, e un grazie di cuore a te Claudia che hai reso possibile tutto questo.”

Se anche voi volete partire per l’isola di pescatori di Keyodhoo, visitate il sito di Maldive Alternative o scriveteci a info@maldivealternative.com.

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