Ecco il secondo capitolo del diario di viaggio alle isole Seychelles: parliamo della nostra escursione agli isolotti di Curieuse e St. Pierre, di un terribile incontro con le alghe e di quello molto piacevole con la cucina creola.

Se non avete letto il primo post, lo trovate qui.

Quando sono in viaggio, la prima cosa che faccio appena apro gli occhi, al mattino, è spalancare le tende, solitamente socchiuse e controllo il cielo sopra di noi. Il potere che ha il sole nei viaggi, soprattutto per le destinazioni di mare, va oltre quanto possiate immaginare. Con il sole si è di buonumore in partenza: il panino mangiato davanti al mare ci appare più saporito, è statisticamente provato che col fidanzato si litiga molto meno, i paesaggi ci appaiono belli anche quando non sono perfetti,  le persone che incontriamo in spiaggia ci sorridono mentre passeggiamo sul bagnasciuga.

Ecco, fuori il cielo è grigissimo e le nuvole in lontananza promettono solo forti, fortissime piogge. E noi abbiamo prenotato l’escursione a Curieuse e St. Pierre, fantastico, no?

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Ale, particolarmente ottimista di prima mattina, mi ha ricordato che in queste zone del mondo la pioggia spesso passa velocemente: ci penseremo dopo la colazione. Momento sacro della giornata, le colazioni negli hotel come l’Indian Ocean Lodge sono quanto di più godurioso possa esistere al mondo assieme ai bucatini all’amatriciana, alla pizza quella buona e alle pork ribs fatte in stile americano, cotte a lungo e affogate nella salsa barbecue (quelle di Freddy di House of Cards per intenderci).

Alle Seychelles a colazione regna la frutta: grazie alle abbondanti piogge annuali, assieme ad un caldo molto intenso, mango, papaia, ananas, frutti della passione ma anche banane, golden apple e jackfruit qui sono i migliori. Succosi e maturati in pianta, come dovrebbe essere ovunque.

(Sì, la golosa che oltre al mango prende pancake al cioccolato e pane con la marmellata sono io, avevo bisogno di energie per affrontare la giornata!)

Nel frattempo il cielo non prometteva niente di buono, ma la guida sarebbe venuta comunque a prenderci, perciò avremmo valutato con lui il da farsi. Siamo andati in camera a prendere la borsa (e l’immancabile valigia porta drone – avete visto il video?) e mentre stavamo tornando nella hall dell’hotel, ha iniziato a piovere, proprio bene. La guida non sembrava affatto preoccupata e noi ci siamo fidati. Dopo avere atteso dieci minuti oltre la partenza prevista, siamo saliti sul pulmino con un’altra coppia e ci siamo diretti a Cote D’or, dove sarebbe partita la barca.

Curieuse e St. Pierre sono due isole, o meglio un’isola e uno scoglio, indicate per un’escursione partendo da Praslin. Potete prenotare l’escursione dai ragazzi che si trovano in spiaggia oppure farlo presso l’hotel dove vi trovate, indicativamente il costo è di circa 70 Euro a persona per la giornata completa; Curieuse è un’isola in cui abitano circa 180 tartarughe giganti in totale libertà, felici e con tutto il necessario per una vita longeva e rilassante. St. Pierre è invece un grande scoglio dove ci fermeremo nel pomeriggio per fare snorkeling.

Quando arriviamo a Cote D’or, il resto del gruppo ci aspetta in barca e non sembra felicissimo del nostro ritardo, saliamo a bordo e partiamo. Due coppie tedesche, una famiglia spagnola con due figli grandi e una coppia in viaggio di nozze da Mauritius. Nel frattempo il cielo si è aperto, non sarà la giornata migliore del viaggio, ma almeno non piovono cats and dogs. Quando arriviamo vicini alla costa di Curieuse notiamo che la spiaggia è coperta da uno strato di venti centimetri di alghe marroni e secche e i 5-6 metri di mare che separano la nostra barca dalla riva sono interamente invasi di queste piante non troppo piacevoli da vedere. Quando ho capito che dovevamo scendere direttamente in acqua, con le alghe che ci arrivavano fino sopra le ginocchia, ho guardato le altre ragazze in barca per capire se fosse uno scherzo.

Niente scherzi. Non avevamo scelte.

Un respiro profondo e siamo scesi in acqua mettendo i piedi su queste piante mollicce e viscide, contando fino a 10 per evitare di pensare troppo alla situazione spiacevole. Prima di essere arrivata a 10, eravamo a riva. Vi risparmio la foto, ok?

Iniziamo subito con le cose belle.

Isole Seychelles - Escursione Curieuse, Praslin

L’isola di Curieuse è un immenso parco naturale e un sentiero lungo 1,7 km vi porta da un versante all’altro senza particolari difficoltà. Le tartarughe, sono docili e desiderose di mangiare le foglie dalle vostre mani ma, come anticipato dalla guida, attenti a non tornare a casa con un tatuaggio permanente – ovvero un morso – fatto mentre pensate alle foto e non ai loro possenti denti.

Mentre passeggiavamo lungo il tragitto indicato abbiamo notato una zona ricchissima di conchiglie, tutte uguali. Inizialmente pensavamo fossero vuote, poi ne abbiamo prese alcune tra le mani e abbiamo notato il mollusco che si trova al suo interno.

Isole Seychelles - Escursione Curieuse, Praslin

Isole Seychelles - Escursione Curieuse, Praslin

Isole Seychelles - Escursione Curieuse, Praslin
La passeggiata all’interno dell’isola è molto piacevole e ogni tanto abbiamo incontrato le tartarughe che si sono avvicinate per avere qualche foglia da mangiare dalle nostre mani. Alessandro ha iniziato a parlarci come se fossero i nostri cani ma loro non hanno reagito proprio allo stesso modo. Continuavano ad avanzare verso di lui alla ricerca di foglie fresche da sgranocchiare e lui non poteva far altro che obbedire alle loro richieste. Certo che sono enormi e la loro bocca sminuzza le foglie con un solo morso.

Isole Seychelles - Indian Ocean Lodge, Praslin

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Isole Seychelles - Escursione Curieuse, Praslin

Quando abbiamo terminato il sentiero siamo arrivati alla zona dei barbecue da cui si scorgeva la spiaggia. L’aerea barbecue è un pergolato molto grande, sotto al quale si trovano una ventina di tavoloni con altrettante panche in legno e davanti a ciascuno si trova un vecchio barile, diviso a metà e trasformato appunto in un fornello da campeggio con la brace che cuoce, divinamente, pesce e cosce di pollo. Mentre teneva gli occhi alla griglia, la nostra guida apparecchiava e sistemava il resto sul tavolo: riso bianco, insalata di mango, insalata verde, pomodori e cipolla, carote e bevande di ogni colore.

Poco oltre c’era una grande spiaggia che purtroppo non abbiamo potuto apprezzare come si deve: le nuvole coprivano tutto il cielo e diverse alghe sguazzavano davanti alla riva. Per fortuna ci siamo rifatti gli occhi, e la bocca, con il pranzo. Alle Seychelles si mangia in maniera eccellente, è senza dubbio una delle migliori cucine mai provate prima e tutti sanno cuocere il pesce come Dio comanda, lasciandolo morbido e succoso, di quello che non smetteresti mai di mangiare.

Dopo pranzo ci siamo spostati a St. Pierre, l’isolotto attorno al quale si fa snorkeling: anche qui, con un pizzico di sole e con il mare meno increspato avremmo apprezzato “Dory” e tanti altri pesci che si trovavano nei fondali, dovremo tornarci!

Isole Seychelles - Escursione Curieuse, Praslin

Al rientro in hotel ci attendeva Chef David con due padelle e degli ingredienti molto profumati: avrebbe cucinato per noi due piatti tipici della tradizione creola, curiosi di conoscere le ricette e riprodurle a casa? Ve le daremo nei prossimi post.

Seychelles, Indian Ocean Lodge

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