Partiamo da una premessa: se non siete senesi, il Palio è solo un bello spettacolo. Chi invece vive il Palio da generazioni, prova sensazioni inspiegabili che non si possono trasmettere né con parole, né con foto. Detto questo, noi non siamo senesi, quindi ci siamo lasciati prendere dallo spettacolo di questo evento che viene fatto 2 giorni all’anno: il 2 luglio e il 16 agosto. 
La corsa consiste in 3 giri della piazza del Campo, ma questo è noto a tutti; quello che non si percepisce dalla televisione sono le sensazioni che si provano prima e dopo la gara. Perchè, diciamoci la verità, quel minuto e poco più di corsa, passano così velocemente che non appena ti rendi conto di chi è primo, la gara è finita.
Ma partiamo dall’inizio: siamo arrivati a Siena, io e Ale verso le 13,00. Abbiamo accettato il “compromesso” del parcheggio: 20 euro per tutta la giornata, nel grande parcheggio vicino allo stadio, a due passi da Piazza del Campo.
Panino con il prosciutto in una botteghina e poi giro in piazza. Ancora c’e’ poca gente, ma alcuni irriducibili, già alle 14,00 hanno preso posto nelle file esterne al centro della piazza. Il posto più ambito è ovviamente quello della Mossa. La Mossa è il punto di partenza del Palio, il punto di arrivo e il punto dove si trova il drappo del vincitore.
E’ un caldo terribile e ci vorrebbero degli idranti per rinfrescare tutti: sono poco più delle 2 ed arrivare alle 7, ora di entrata in piazza dei cavalli, è dura! Facciamo quindi un giro per le vie vicine alla piazza: ogni quartiere forma una contrada; nella corsa correranno: Aquila, Lupa, Pantera, Bruco, Leocorno, Giraffa, Istrice, Torre, Chiocciola e Nicchio di Rincorsa.
Capitiamo nella contrada dell’Oca dove arriva il corteo degli sbandieratori, che a suon di tamburo muovono con grazia le bandiere verdi, bianche e rosse.
Poco dopo ci fermiamo a prendere un gelato da Grom (forse il gelato più buono che ci sia in giro al momento) e poi continuiamo. Troviamo cortei delle altre contrade e a seguire ci sono gruppi di ragazzi e ragazze che cantano simpatici sfottò per gli avversari: uno diceva qualcosa tipo “…state con le chiappe strette sennò fate come nel 2007”.
La tensione inizia a farsi sentire ma come ci spiega poi un ragazzo senese in piazza, la maggior parte dei contradaioli, guarda il Palio da casa, in televisione, nonostante sia a due passi. All’inizio non capivo il perchè, poi invece me ne sono resa conto.
Se avete il privilegio di assistere al Palio affacciati alla finestra o ancor meglio, in un terrazzino, vi godete tutto lo spettacolo, vedete bene la Mossa e tutta la piazza. Se invece, come noi, siete nel centro della piazza, vedete bene una parte ma vi resta coperta l’altra. C’è anche una terza soluzione: comprare il posto in una poltroncina, ma è decisamente caro.
Alle 4 del pomeriggio siamo entrati all’interno della piazza, per prenderci un posticino. Si stava piuttosto larghi e ho pensato che non fosse poi così male. Si, alle 4, alle 5 e ancor peggio alle 6, la situazione è diventata decisamente più critica. Il caldo poi non aiutava per niente!
ore 16,00
ore 17,00
ore 18,00
L’attesa è strenuante. Fa caldo, c’e’ poco spazio, fino alle 6 non c’è niente da fare.
Care Mamme e cari Babbi, mi sento di darvi un consiglio spassionato: non portate i vostri bambini in piazza, soprattutto se hanno meno di 10 anni. Oltre a patire il caldo, la sete, dover sopportare l’attesa e poi vedere ben poco, loro sono bassi ed è normale che vi chiedano di tenerli in braccio per tutto il tempo.
E’ ovvio che a voi non va, soprattutto se le creature, ormai non più così piccole, pesano. Ma voi, nelle loro condizioni, non avreste preferito restare a casa con la nonna e vedere il Palio alla televisione?
…domani il resto del racconto!!
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