Siamo partiti per il Giappone anche perchè adoravamo la cucina giapponese. Prima di partire ci sentivamo cintura nera di bacchette, grandi conoscitori dei ristoranti nipponici della Toscana e pensavamo che “quello” fosse il ristorante con il sushi più buono del mondo. Ecco, ci stavamo sbagliando.
Arrivati a Tokyo, erano le 11 del mattino ma tra fuso orario, aereo e rincoglionimento totale avevamo fame. Dopo aver lasciato le valige nella hall dell’hotel in attesa del check in alle 14.30, siamo andati prima a prendere un caffè e dopo un’oretta siamo entrati in un ristorante.

Do you have sushi?”  – “No, we are a Chinese restaurant”.

Non ci posso credere: noi, che attendevamo quel momento da tanti tanti anni, siamo stati capaci di entrare in uno dei pochi ristoranti cinesi di tutta Tokyo. Siamo scoppiati in una risata davanti alla cameriera che ci guardava perplessa, dopodichè siamo andati verso un altro.

Già dal primo giorno abbiamo capito che la cucina giappo è tutta completamente diversa da quella che si trova in Italia. Ma è ovvio, è come andare a New York e mangiare gli spaghetti: saranno scotti, con le polpette di carne e non avranno neanche da lontano, il vago sapore di quelli che faccio a casa. Per gli americani sono la cosa più buona del mondo, per noi, abituati ad altri sapori, fanno ribrezzo. Lo stesso vale per la cucina giapponese: a noi quella mangiata in Italia ci piace(va) tanto ma arrivati lì, ci siamo resi conto che i sapori veri sono altri.

Vedete carini questi piatti? Sono finti. Si, sono esatte riproduzioni in plastica dei piatti che troverete all’interno del ristorante; facile no? Passate e guardate la vetrina: capirete subito se c’e’ ciò che cercate; queste due foto sono state fatte alla stessa vetrina ed è piuttosto strano il fatto di trovare un po’ di tutto; secondo me questo è un chiaro specchietto per le allodole, tipo il menù turistico da noi. E’ una sòla!

 
In Giappone i ristoranti sono “a tema”. O fanno il Sushi, o fanno la tempura (fritto), o fanno il tonkatsu (fritto con pastella), o fanno la carne alla griglia. Difficilmente fanno tutte le cose insieme (e io dico: diffidate dai ristoranti giappo che fanno troppa roba).
E’ divertente come la difficoltà linguistica tra cameriere e cliente straniero è del tutto annullata dai menù con foto: da noi è trash, da loro è abitudine. Si capisce cosa ti portano e si vede il prezzo: questo spesso basta per farti ordinare. Non vi piace la zuppa di miso che vi portano con la tempura? Pace, non la mangerete! Volete il sushi con il tonno e l’avocado invece del salmone? Ecco, lasciate stare.

Quello sopra è il menù del ristorante, quella sotto è la foto di cosa mi hanno portato: la tempura più buona che abbia mai mangiato!

Nota sul sushi: il sushi a Tokyo è di tonno e spesso ha già il wasabi all’interno. Nello Tsukiji Market ogni giorno vengono vendute tonnellate di tonni e per me, amante dei rolls di salmone, questo è stato un trauma. Poi ho assaggiato il tonno che si trova in Giappone e me ne sono innamorata! La parte più prelibata, la pancia, è più grassa del resto del pesce e questo rende il piatto davvero speciale; troverete spesso nei menù delle portate a base di solo tonno in cui provate ogni suo taglio;

si trovano anche altri tipi di sushi ma nella capitale, quello che vi consiglio è quello di tonno. Vi piacciono tutti quei rolls con avocado/erbacipollina/fritto/mayonese/salsaagrodolce/cetrioli/e chi più ne ha più ne metta?! In Giappone, i vari huramaki/temaki/hossomaki molto lavorati non si trovano, quindi dovrete rinunciare!

(frittura Tonkatsu)
(Gyoza)
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