Se un bambino vi chiedesse cosa si mangia in aereo, voi cosa rispondereste? Probabilmente direste che si mangiano panini rinsecchiti, snack ipercalorici e salatissimi, tristi pastine e in certi casi, piatti che vengono definiti “pasta” o “maccheroni” senza assomigliargli neanche da lontano.
Chi di voi ha avuto il piacere (o come me, la fortuna) di fare una tratta in
Business Class, sa che lì il discorso è ben diverso. Sono finita in
Business Class di Emirates tre o quattro volte per overbooking dell’Economy, con mio grande piacere e da quel giorno dico che in aereo si può anche mangiare molto bene. Non voglio star qui ad elencarvi prelibatezze varie mangiate a diecimila metri, ma ho letto qualche giorno fa un articolo curioso di cui vorrei parlarvi. Ho potuto inoltre approfondire l’argomento con un documentario in cui lo chef
Heston Blumenthal, viaggiava a bordo di
British airways per scoprire il perché di tanta differenza tra terra e aria.
Il fatto di mangiar male in aereo (specifichiamo, in economy class) è dovuto principalmente alla mancanza di umidità, alla pressione e alle vibrazioni dell’aereo. I piatti che vengono cucinati a terra, sarebbero più apprezzati, se fossero consumati fuori dall’azienda produttrice e non sorvolando i cieli. Questo perché, a bordo dell’aereo, i sapori cambiano totalmente o meglio, cambia la nostra percezione: il sapore del sale è ridotto del 20/30% e anche quello delle erbe aromatiche ha lo stesso effetto. A ciò dobbiamo aggiungere che i cibi sono sempre cotti a terra e poi riscaldati prima di essere serviti.
Nel documentario visto su Sky, lo chef Heston Blumenthal cercava di scoprire come migliorare i piatti, grazie a dei test sui clienti di Business e First Class: il numero ridotto di clienti presenti in queste zone dell’aereo, fa sì che il passeggero abbia un piatto che sembra creato sul momento, con tanto di salse e dettagli tipici di uno chef (e non di una hostess!). Heston è stato solo il primo di una lunga lista e varie compagnie si sono affidate alle migliori stelle Michelin per deliziare il palato dei propri passeggeri.
Etihad airways si è alleata dalla parte degli amanti del Bio: grazie alla Abu Dhabi Organics Farm, a bordo della prima classe verranno forniti frutta, verdura e carni ottenute da questa azienda agricola, attiva dal 1997;
Air France ha deciso di affidare i propri menù ad un team di 3 chef (forse i 3 più importanti della Francia intera!): sono Joël Robuchon, Guy Martin e Jacques Le Divellec;
Alcune compagnie aeree si vantano di dare ai propri clienti i piatti tipici della loro terra: a bordo di Swiss air, compagnia di bandiera della Svizzera potrete trovare nei voli a lungo raggio il risotto ai funghi del Ticino mentre seduti su un velivolo di Japan Airlines, armati di bacchette e soia, potrete gustare sushi&rolls.
A novembre, vi avevo mostrato le foto degli strepitosi piatti serviti a bordo della
Business Class nell’A380 di Emirates, quali sono le vostre esperienze con la cucina a diecimila metri?
Dati ripresi dal mensile Condé Nast Traveller di maggio