Dovete sapere che ho dovuto insistere per un paio di anni prima di convincere Alessandro a partire per Tromso, nell’estremo nord del mondo, in Norvegia. Lui, grande amante del mare e delle destinazioni dove si vive in costume e infradito, temeva che non fosse un viaggio per noi.
È stato uno dei viaggi più belli mai fatti e per questo ci siamo tornati dopo 10 mesi dal primo e di nuovo, un mese dopo. E poi ogni anno, con tanti di voi.
Ma cosa c’è di speciale a Tromso?
Iniziamo con la Dea del cielo, il motivo che ci ha spinti a partire la prima volta: l’aurora boreale. L’aurora non si spiega, va vista, perché le foto e i video sono riduttivi: è uno di quei fenomeni della natura che ti commuove, ti colpisce, ti segna. E ti spinge a tornare. Ci sono varie zone del nord Europa per avvistare l’aurora boreale ma Tromso ha senza dubbio svariati punti a favore.
Le attività in inverno
La ciaspolata tra le alpi innevate, la slitta con i cani, lo sci di fondo, la motoslitta o la notte sotto le stelle sono solo alcune delle escursioni possibili in una giornata nell’inverno norvegese: tutte rese uniche dalla bellissima natura circostante, dal silenzio ovattato che si percepisce fuori dalla città e dalla gentilezza del popolo. Le balene e le orche sono la ciliegina sulla torta di questa esperienza ma dallo scorso anno hanno cambiato rotta perciò ad oggi non è certo sapere se passeranno di nuovo da Tromso o se stazioneranno in inverno ancor più a nord. Tenete le dita incrociate per noi!
La sorprendente cucina
Ma cosa cucineranno mai lassù, sulla cima del mondo? Considerando che Tromso è una vera e propria cittadina (gli abitanti sono circa 75.000) l’offerta gastronomica è ricca e davvero buona: il re è senza dubbio il salmone che viene presentato in diverse cotture, seguito dalla renna, dal merluzzo, dal granchio reale e da altre favolose prelibatezze dolci e salate.
Da non perdere: una cena da Mathallen, da Emma, alla pescheria Dragoy.
Il fascino del buio
Per qualche giorno non è altro che divertente: a lungo andare sicuramente la mancanza prolungata di luce solare è impattante, ma chi come noi parte per Tromso per 4-5 giorni nei mesi tra novembre e febbraio, prova sicuramente una sensazione curiosa. A seconda del periodo del viaggio le ore di luce variano, ma in questi periodi sono davvero poche: tanto quanto il sole di mezzanotte, questa esperienza vi lascerà senza parole!
Un clima favorevole
Tutti coloro che hanno partecipato ai viaggi di gruppo che abbiamo fatto a Tromso, hanno esclamato “Beh, pensavo facesse più freddo!”. Sebbene Tromso sia veramente in cima al mondo, ben oltre Islanda e oltre la parte abitata della Groenlandia, il clima è tutto sommato “mite” grazie alla corrente del Golfo e alla presenza dei fiordi. In inverno, la temperatura media è di circa -2°C e tende a diminuire di qualche grado solo quando ci si allontana dalla città; pertanto con un semplice abbigliamento tecnico da montagna, si può stare all’aperto per tutta la giornata senza partire freddo.
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