I cavalli entrano in piazza: scende il silenzio.
E’ il momento in cui il mossiere annuncia l’ordine di entrata dei cavalli al canape. La coppia di senesi che si trova vicino a noi inizia ad imprecare, quando capiscono che la loro contrada è posizionata male. Lei piange quasi, lui si rivolge ai santi nella speranza di un aiuto divino.
Il nicchio parte di rincorsa. E’ lui, in un certo senso, che decide quando partire, e noi che siamo vicini, ma non abbastanza da vedere la mossa, scorgiamo le teste dei fantini con i caschi a righe che sgomitano l’uno con l’altro.
Di solito l’attesa dura anche più di un’ora, noi invece siamo stati fortunati: dopo poco, la gara parte! La confusione è tale che si distinguono a malapena i cavalli in corsa tra le tante teste che ci circondano ma alla curva di San Martino, si vedono bene tutte le contrade; 3 giri, in poco più di un minuto. Passano davvero velocemente e non facciamo in tempo a capire chi è in testa, che il Palio è già finito.
La coppia senese vicina a noi è in totale trance; lei urla il nome del cavallo vincente, Fedora, lui si dimena come un pazzo: la loro contrada non ha vinto, ma quella vincitrice è loro alleata.
Lasciamo uscire un po’ di gente, per non restare schiacchiati e dopo aver mangiato un pezzo di pizza, andiamo nella contrada vincitrice dove sventolano bandiere bianco-rosse ad ogni angolo. Arriva il fantino che cavalcava Fedora e abbraccia tutti con grande emozione.
La festa prosegue con l’arrivo del Palio e del canto del “Te Deum” nella chiesa della Contrada (il video lo abbiamo girato noi). E’ emozionante anche per noi, veder sventolare bandiere in chiesa e sentire il canto, cantato con il cuore da tutti i contradaioli.
Distrutti, ma felici di aver assistito a questo spettacolo, torniamo verso casa…
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