Sono passati più di quattro anni dal nostro viaggio in California e adesso si è presentata alla nostra porta una di quelle opportunità che capitano raramente: l’ente del turismo Visit California, in collaborazione con British Airways e TTG sta cercando 10 blogger che partiranno per una settimana alla scoperta di questo Stato per #Californiadreambig: non siamo forse i candidati ideali?
Della California non ho scritto praticamente niente sul blog, non ce l’avevo ancora e a distanza di anni trovo difficile scrivere in maniera dettagliata di viaggi che meritano tanti aggettivi e sfumature diventate troppo poco nitide. Però ho chiarissimi certi episodi che non si cancelleranno mai:
– Il panino col granchio mangiato al Fisherman’s Wharf di San Francisco, seduti sul marciapiede, mentre i gabbiani facevano la posta in attesa che un pezzo di pane ci cadesse. Era uscito il sole dopo una delle classiche mattinate di nebbia sopra al Golden Gate e noi ci siamo goduti quel tepore con piacere.
– Le montagne russe di Santa Cruz. Santa Cruz è un delizioso paesino sulla costa e una sera siamo andati al Luna Park. Noi non siamo tipi da Luna Park ma quella sera ci andava di farci un giro perché passando in macchina ci era sembrata proprio una di quelle situazioni da film americano che meritavano di essere immortalate. Abbiamo assistito non solo all’arresto di un ragazzo alticcio con tanto di manette e spray urticante (classico di ogni buon film che si rispetti) ma sopratutto ci siamo divertiti come dei bambini, molto oltre le nostre aspettative. Mentre eravamo in fila per salire sulle montagne russe, vedevamo che c’erano un sacco di ragazzini. “Non farà paura, se lo fanno loro, lo possiamo fare noi.” Un minuto e mezzo di pura follia, dove gran parte della corsa era al buio o dove non abbiamo smesso un attimo di urlare. E di ridere di gioia.
– Le Meduse dell’acquario di Monterey. Ci piacciono tanto gli animali e quando ci hanno detto che a Monterey c’era uno degli acquari più belli al mondo, ci siamo andati per giudicare con i nostri occhi. Avevano ragione. Pur non avendo animali “acchiappavisite” tipo delfini o balene, l’acquario è sorprendente e molto istruttivo anche per i bambini. L’area che ci ha affascinato di più è quella delle meduse (noi abbiamo un debole per questi magici esseri gelatinosi) e saremmo rimasti ore a guardarle fluttuare lente, eleganti e maestose.
– Una secchiata d’acqua e tante risate. Durante il nostro giro abbiamo passato una giornata agli Universal Studios di Los Angeles e anche in questo caso ci ricordiamo della giornata con un gran sorriso sulle labbra e sono due le attrazioni che ci hanno lasciato un segno (più che un segno direi una secchiata). Jurassic Park è stato geniale, improvviso e rinfrescante mentre Waterworld è stato ad armi impari: i protagonisti ci potevano schizzare con le loro pistole ad acqua mentre noi non potevamo ribellarci (ma ne eravamo consapevoli).
– La U.C.L.A. con le cheerleaders e i giocatori di football americano. Avete presente il campus universitario per eccellenza, costruito su un terreno immenso, che comprende dormitori, aule, campi da basket, da football, piscine e tutto ciò che si può desiderare? La U.C.L.A. corrisponde a tutto ciò e in una calda giornata d’agosto, sulla strada per Las Vegas ci siamo fermati a vedere come si studia dall’altra parte del mondo. Non c’erano lezioni in quel periodo, in compenso abbiamo visto una selezione di cheerleaders e una partita di football americano.
– Gli artisti di strada a Santa Monica. Il viale di Santa Monica al tramonto si riempie di persone, di idee, di volti. Ricordo il mago che ci ha incantati per più di venti minuti davanti alle sue magie, i ragazzi che ballavano hip-pop in maniera straordinaria e tremendamente sexy, i pattinatori che non sbagliavano neanche una mossa e una ragazza che in maniera molto umile e altrettanto capace, suonava la chitarra seduta davanti al negozio oramai chiuso di H&M.
Questi sono solo alcuni dei flashback che mi piace ricordare ma allo stesso tempo ci sono un’infinità di motivi per cui vorrei tornarci. Tranquilli, non ve li dico tutti, mi limito ai più importanti:
– I Lakers e Kobe. L’Nba per gli appassionati di basket come noi è qualcosa da vedere almeno una volta nella vita. Noi vorremmo vederla per la seconda volta, dopo il Madison Square Garden vorremmo entrare allo Staples Center e veder giocare Kobe Bryant e i Lakers magari con gli Spurs di Belinelli o contro Le Bron James o Gallinari.
– Raggiungere il mare aperto e cercare le balene. Nel paesino di Morro Bay c’è un ristorante (non chiedetemi quale perché non lo ricordo) con delle impressionanti foto di balene che saltano poco fuori dalla baia. Da tempo voglio fare un viaggio per vederle, filmarle e fotografarle e la California è un posto ideale per scoprirle da vicino.
– Provare il vino della Napa Valley. E’ dai tempi di Sex&TheCity, quando Mr. Big dice di aver comprato un vigneto in Napa Valley, che voglio assaggiare il vino californiano. Sono Toscana e abito a due passi dal Chianti, sicuri di battere il nostro?
– Andare a trovare Mark o Larry o Bill. Per una malata di tecnologia come me, un tour della California deve prevedere una tappa a Palo Alto e dintorni per fare un giro a Google, a Facebook o dai ragazzi che si nascondono dietro a tante startup nascenti. Vorrei provare a respirare l’aria del cambiamento, dell’innovazione e della realizzazione e scommetto che un giro da quelle parti è una sferzata di ottimismo e di creatività.
– Assistere alla realizzazione di un film (vero). E’ capitato di veder girare un film in Toscana e ho visto il set di un telefilm a New York, ma sono certa che trascorrere una giornata negli studi della Warner Bros sarebbe un’esperienza del tutto diversa, da raccontare ad amici, parenti, figli e nipoti. Se proprio posso scegliere, nel cast ci metterei Jude Law, Ashton Kutcher e Julia Roberts. E facciamo anche Justin Timberlake, via!
– Acquistare lo spay anti orso e perdermi tra le sequoie. (Chiaramente lo spray lo vorrei come souvenir, non per altro). Diversamente da quanto pensavo, in California gli orsi sono in numerosi parchi: 9 per la precisione perciò incontrarli potrebbe essere meno difficile del previsto. Insieme alle balene, gli orsi mi intrigano tanto con quel muso così dolce e quell’indole così cattivella e vorrei proprio fotografarli nel loro habitat, tra una sequoia e l’altra, dove si respira solo il profumo di natura.
Il 9 ottobre verranno annunciati i 10 fortunati dreamers di #Californiadreambig ad un evento in cui parteciperemo, organizzato durante la fiera del turismo di Rimimi mentre il viaggio sarà fatto la prossima primavera.
Non siamo forse i candidati ideali per raccontarvi la nostra California?