Siamo stati all’inaugurazione di Expo a Milano e vi vogliamo raccontare com’é andata, in modo che possiate organizzare al meglio la vostra visita all’interno di questa grande esposizione.

Siamo sempre stati ottimisti su questa straordinaria manifestazione ed é per questo che abbiamo deciso di farci un giro già dall’inaugurazione, consapevoli che non sarebbe stato tutto perfetto: non siamo affatto rimasti delusi, anzi, non vediamo l’ora di tornarci con una bella giornata di vera primavera!

Il padiglione zero é stato il punto di entrata: a testa all’insù abbiamo guardato, fotografato e filmato gli schermi dove fluttuavano frutta e verdura multicolor in una sala le cui pareti erano interamente ricoperte di spezie. Poco dopo abbiamo raggiunto il Decumano, il viale lungo un kilometro e seicento metri, dove si trovano tutti i padiglioni, curiosi di scoprire cosa custodivano quelle costruzioni dalle mille forme.

Abbiamo iniziato dalla Colombia dove dei ragazzi molto cordiali ci hanno presentato il proprio Paese: le zone erano divise a seconda del clima e le proiezioni erano molto d’effetto. Ogni zona iniziava ricordandoci alcuni personaggi famosi nati in Colombia, da Shakira a Gabriel Garcia Marquez passando per calciatori e ciclisti.

Poi é stato il turno della Gran Bretagna, molto concettuale e filosofica che ha creato il padiglione sul tema dell’impollinazione. L’Olanda ha dato più spazio al food e meno alla struttura: dei deliziosi food truck proponevano piatti da mangiare nei tavolini adiacenti, curati nei minimi dettagli. Gli avrei rubato tutte le insegne da quanto erano carine! Un furgoncino offriva un’esperienza multisensoriale: assieme al piatto ti davano delle cuffie con della musica a tema, da provare!

Anche la Spagna ci é piaciuta molto: tradizione e innovazione in cucina con schermi, proiezioni, testi scritti sulle pareti e una sala con un effetto straordinario, da non perdere.

Camminando per il Decumano, si sentivano richiami di ogni genere dai vari padiglioni del mondo: l’Argentina aveva delle ballerine che danzavano sul ritmo dei tamburi, la Polonia aveva dei cantanti, il cluster Cacao aveva chioschi pieni di cioccolato, c’erano davvero mille attività da vedere. Mentre stavamo mangiando un cheeseburger nella zona degli Stati Uniti abbiamo sentito un boato: d’improvviso sopra le nostre teste sono passate le frecce tricolori e ci siamo subito spostati sulla terrazza per vederle di nuovo. Eccezionali!

Il padiglione Alitalia/Etihad ci ha stupito davvero. Inizialmente abbiamo provato un visore con delle cuffie che ci ha portati in varie città del mondo: sembrava di affacciarsi nelle vite di altri, da Londra a New York, dal deserto alle montagne. Dopo abbiamo scoperto la zona dedicata al simulatore di volo; é possibile prenotare gratuitamente dal sito di Alitalia il proprio volo con un pilota, assieme al quale effettuerete le manovre di decollo e atterraggio, proprio come accade per i piloti in fase di addestramento. L’attesa era un po’ lunga ma promettiamo di tornarci, vogliamo provare l’ebrezza di far decollare un Airbus!

Le aree da vedere sono così tante che non abbiamo neanche fatto in tempo a vederle tutte dall’esterno. Tipo la Thailandia, o il Messico, non sappiamo proprio dove siano e siamo curiosi di vedere cosa offrono.

Il padiglione a cui siamo più legati, quello delle Maldive, nella zona Isole, Mare e cibo non era ancora aperto, lo sarà da domani, 2 maggio: qui troverete due rappresentanti del governo delle Maldive e degli studenti dell’Universita Bicocca di Milano, pronti a mostrarvi cosa si trova sotto al mare di questo arcipelago. Ci saremo anche noi con Taste of Maldives, non dimenticate di sfogliarlo e se vi piace, acquistatelo!

E se volete vedere le foto che abbiamo scattato, potete seguire il nostro profilo su Facebook: per il regolamento di Expo infatti, non é possibile divulgare le immagini e i video realizzati all’interno se non per scopi privati.

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