Oggi vi raccontiamo la splendida storia di Pamela, ragazza toscana, che ha mollato tutto per trasferirsi in Madagascar e che ci aspetta per mostrarci la sua seconda terra in maniera alternativa, come piace a noi.
Qualche mese fa ho ricevuto una telefonata: delle amicizie in comune le avevano suggerito di contattarmi perché conoscendo la nostra attività alle Maldive, varie persone hanno pensato che io e Pamela potevamo esserci d’aiuto in questa nuova avventura. Ci siamo incontrate per un caffé e ho scoperto una storia fatta di amore, passione, rinascita e di un pizzico di pazzia. Una storia che mi ha colpito tanto e che nei prossimi mesi ci porterà in Madagascar, a due passi dalla famosa Nosy Be.
Pamela aveva un ottimo lavoro in proprio, una vita in Toscana che la teneva molto occupata tra eventi e campagne di comunicazione ma sentiva che era arrivato il momento di cambiare. Una grande passione per il mare e per le immersioni l’ha portata prima in Sardegna dove è diventata istruttrice sub, poi in Madagascar dove ha incontrato Francisco che nel corso degli anni è diventato non solo suo marito ma anche padre di due bellissimi bambini.
Pamela e Francisco dopo anni di vita a metà tra l’Italia e il Madagascar hanno capito che la loro vita deve essere nella loro piccola isola, Nosy Sakatia, vicinissima a Nosy Be, almeno finché i bambini non dovranno andare a scuola. Prima però hanno esplorato gran parte del Madagascar con tenda e piroga. Negli ultimi mesi hanno costruito la loro casetta in legno e paglia e stanno costruendo la seconda, per ospitare 4-6 persone con il desiderio di mostrare ai viaggiatori la vita vera di questo incredibile Paese.
Mentre la seconda casetta è in costruzione, hanno messo la loro capanna a disposizione di chi vuol fare questo viaggio, mettendo bene le cose in chiaro: è un’esperienza di vita per viaggiatori, non è una vacanza per tutti. La capanna infatti non ha acqua corrente e l’unica fonte di elettricità è fornita da un pannello solare che permette di ricaricare il telefono o la macchina fotografica dopo una giornata passata in escursione. La doccia si fa al fiume e si vive come in una piccola tribù, seguendo e rispettando le usanze della terra che ci ospita.
E per mangiare? Francisco, “Coco” vi aiuterà ad accendere il fuoco e a reperire il necessario nel piccolo mercato dell’isola ma se non volete cucinare potete cenare nel piccolo ristorante di Nosy Sakatia.
Mi racconta Pamela: “Qua non esistono strade, auto, bici, negozi o quant’altro possa assomigliare ad una città, solo piccoli villaggi senza elettricità, ci si sposta a piedi o in piroga, si mangia nelle gargotte o nelle abitazioni locali dove si cucina con legna o carbone, ci si lava nel fiume, si può dormire sotto le stelle con le tende, si fa il bagno con le tartarughe, si vedono le balene e i delfini, si va a pescare in piroga, si fa snorkeling, si visita la foresta di mangrovie, la montagna sacra o ci rilassiamo in splendide spiagge. Tutto con noi, che vi guidiamo per mano, ogni giorno, alla scoperta di un mondo sconosciuto.
Nosy Sakatia si trova a circa un quarto d’ora di navigazione in piroga a vela da Nosy Be e vicina a tutti gli altri atolli come la riserva marina di Nosy Tanikely, a Nosy Komba (l’isola dei lemuri), alla paradisiaca Nosy Iranjia e molte altre tutte facilmente raggiungibili con delle escursioni in mare.
Vi affascineranno la coltivazione del riso, della manioca, dello ylang-ylang, della canna da zucchero, del cacao o del caffè. Vi colpiranno i sorrisi dei bambini, le magie e i segreti di un popolo, una terra incredibile… un vivere altrove per viaggiatori sensibili e rispettosi, in punta di piedi e piano piano. L’altro Madagascar…”
Il Madagascar ci ha sempre attirati ma l’idea di chiuderci in un villaggio con altre centinaia di turisti non faceva per noi: il modo in cui vogliamo scoprire un nuovo Paese è con le persone del posto e Pamela e Francisco ci sembrano le persone ideali: genuine e pronte ad accogliere noi e tutti coloro che vorranno fare questa esperienza.
Nelle prossime settimane usciranno nuovi post sul Madagascar, scritti assieme a Pamela: se volete maggiori informazioni su questo viaggio, siamo felici di mettervi in contatto, scriveteci subito a info@traveltik.it.
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