La solita sveglia non voluta è all’alba. Vorrei dormire fino alle otto e mezzo e addormentarmi a mezzanotte ma il fuso orario ancora si fa sentire e poco dopo le 9 di sera crolliamo distrutti come dopo aver corso una maratona. Abbiamo trascorso l’ultima notte al Westin e sappiamo benissimo che non sarà facile trovare la stessa accoglienza in altri posti dell’isola; quando c’è la mano italiana, si vede e si riconosce da notevole distanza. La colazione è ancora una volta ipercalorica, non ce la faccio proprio a dire di no ai pancakes che stanno li a guardarmi mentre passo dal buffet. E poi, in Italia non ci sono e quelli che ho provato a fare io sono tutt’altra cosa. Dai, mangerò meno a pranzo.

Finita la colazione abbiamo preparato la valigiona rosa, la valigia nera e il trolley per ripartire: il prossimo hotel per la verità si trova a 500 metri dal Westin, ma questo è stato un caso!

Lasciamo le valigie all‘Oyster Bay Beach Resort: sono le 11.00 e nonostante la camera sia pronta, noi preferiamo scappare a Grand Case. Grand Case è una piccola cittadina con una grande spiaggia che da ottobre in poi, secondo noi, si riempie alla grande. Ora è deserta e questo ci piace proprio. E’ davvero strano vedere come tutta l’isola in questo periodo sia assopita in un’atmosfera di attesa: sembra che si tengano al minimo adesso sapendo bene che da ottobre in poi sarà una corsa continua fino ad aprile, con turisti americani, ma anche europei e brasiliani che prendono d’assalto ogni angolo disponibile con la sabbia.

Ci fermiamo all’inizio di Grand Case (arrivando da Oyster Bay) ma ci rendiamo presto conto che la zona più bella è quella centrale ed è l’unica in cui si trovano due beach bar aperti. Tutti gli altri, a quanto pare, sono in vacanza. La scelta è tra chioschetto fighetto con ombrelloni e lettini rossi, il Rainbow Cafè, gestito da due ragazzi francesi e un beach bar decisamente più spartano con una struttura il legno colorata di verde. I francesi ci fanno un buon prezzo. Lettini gratis se pranziamo da loro. Questa volta, facciamo i fighetti: i loro lettini hanno i materassini che sembrano il posto perfetto per una dormita pomeridiana. Non è difficile anche qui avere il posto in prima fila. C’è una sola fila in questo momento e su 10 ombrelloni, solo la metà vengono occupati. Cosa chiedere di più?

Bagno, poi libro, poi bagno, poi si pranza: torneremo a casa con 5 kg in più e guai a chi me lo farà notare! Anche oggi siamo ricaduti su un hamburger con frites, che da queste parti sono incluse praticamente in ogni piatto. Si tratta di un beach bar fighetto perciò si trovano anche piatti di buon livello tipo tartare, pesci alla griglia con salse dallo strano nome, agnello, filetti di carne e tanto altro.  La spiaggia di Grand Case è molto stretta, ma piuttosto lunga. Il mare è decisamente bello, calmo e dai classici colori che ci si aspetta dal mar dei Caraibi. Ci piace.

Rientriamo all’Oyster Bay Beach Resort: l’atmosfera è allegra, caraibica, semplice, senza tanti fronzoli. La camera ha un letto king size che vorrei tanto avere a casa in Italia. Abbiamo anche un terrazzino che si affaccia sulla piscina e che ci permette di addormentarci e di svegliarci con il suono delle onde che sbattono negli scogli qui sotto. La struttura è molto grande, ha due ristoranti (uno che si affaccia sulla piscina e l’altro che si trova invece sul mare) e all’entrata ci sono due adorabili guardiane – due donnone di colore che trovano sempre il modo di scambiare due battute quando passa qualcuno- che controllano le auto in entrata.

Non abbiamo nessuna voglia di uscire a cena in macchina. Per fortuna, a pochi passi da qui c’è un tranquillo ristorante sulla spiaggia che ci attira dalla strada per il profumo di carne alla griglia. Inizialmente sono perplessa, Daniel-by-the-sea annuncia cucina italiana e io odio andare a mangiare italiano all’estero perchè so in partenza che non mi piacerà. Vedendo però su un tavolo, piatti di grilled ribs with barbecue sauce (le rosticciane alla griglia con salsa barbecue) decidiamo che stasera vogliamo quelle: hanno un aspetto di quelle cose cucinate dalla nonna, genuine e buonissime. E così è. Per di più la spesa è giusta.

Link utili: Noleggio Auto St. Martin: Next Level Car Rental – Westin Dawn Beach Resort – Solari Collistar – Oyster Bay Beach Resort

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