Durante il nostro ultimo viaggio alle Maldive, siamo andati alla ricerca dello squalo balena. E’ stata un’esperienza bellissima ma non ci ha convinti fino in fondo e in questo post vi spieghiamo perché.

Nonostante i nostri numerosi viaggi alle Maldive, non ci era mai capitato di andare alla ricerca dello squalo balena e nel viaggio che abbiamo fatto a marzo, abbiamo deciso di dedicare 3 giorni alla scoperta di questa enorme creatura. Ci avrebbe fatto piacere poter instaurare una nuova collaborazione per permettere ai nostri clienti di poter fare questa esperienza ma abbiamo deciso di non farlo per i motivi che vi spieghiamo sotto.

L’atollo migliore in cui avvistare lo squalo balena alle Maldive è quello di Ari Sud dove da tempo si registra la maggior concentrazione e in particolare si trova più facilmente davanti all’isola di Mamigili e in alcuni periodi dell’anno anche davanti all’isola di Dhigurah.

Per raggiungere questa zona si prende un volo da Malé per Mamigili (costo 200$ a persona + eventuale costo per la barca se volete raggiungere Dhigurah). Al costo del trasferimento dovete aggiungere il costo della guest house (circa 100$ al giorno a camera), dei pasti e dell’escursione (noi l’abbiamo pagata 70$ a persona per la durata di una mattinata) e ricordate che le escursioni non sono previste ogni giorno, perciò contattate prima la struttura per informarvi.

Cosa abbiamo amato:

Abbiamo avuto il piacere e la fortuna di nuotare con uno squalo balena di circa 7/8 metri per due lunghi minuti, io e Alessandro, da soli. Il nostro respiro era lento per cercare di essere “invisibili” davanti allo squalo più grande del mondo e ci muovevamo vicini ma non troppo per non disturbarlo. Ha nuotato in superficie, in un fondale basso perciò lo abbiamo ammirato con estrema facilità, grazie anche ai raggi del sole che filtravano dall’acqua e illuminavano ancor meglio il suo manto. Nonostante le dimensioni davvero impressionanti, nuota piuttosto lentamente con la pinna caudale: finché siamo rimasti soli, lui è rimasto con noi proprio perché non lo disturbavamo ed eravamo alla giusta distanza.

Cosa non ci è piaciuto (e perché non avremo una proposta di soggiorno per lo squalo balena):

L’escursione che abbiamo fatto ci ha dimostrato quanto la mancanza di regole precise generi il caos più totale. Gli squali balena non si avvistano da lontano (non spruzzano acqua dal dorso come avviene per le balene) e non hanno pinne che escono dall’acqua (come avviene per gli squali), perciò si riconoscono solo passandoci vicino con la barca. Ciò significa che ogni giorno davanti all’isola di Maamigili, in un tratto di mare lungo circa un chilometro, ci sono barche di ogni genere e grandezza che girano su e giù, in continuo, per cercare di avvistarne uno.

Ad un certo punto eravamo più di 40 barche in un tratto di mare molto esiguo con diverse persone in acqua, attorno alle quali facevamo lo slalom (con il pericolo che qualcuno fosse in apnea oppure che non fosse visto dal capitano di qualche barca). L’agitazione di tutti era evidente e si capiva che nel momento in cui qualcuno avesse avvistato uno squalo balena, tutti si sarebbero tuffati attorno, rendendo l’esperienza decisamente meno poetica di come ce l’eravamo immaginata.

Siamo arrivati sul posto alle 09.00 del mattino e fino alle 13.00 siamo saliti e scesi dalla barca per 3-4 volte facendo snorkeling su una barriera brutta, nella speranza che passasse uno squalo balena. Non ci sembrava proprio facile avvistarlo in questo modo e durante l’ultima volta in cui tutti si sono tuffati, noi siamo rimasti in barca.

Il dhoni in cui eravamo si è distanziato leggermente dagli altri, alcuni sub sono scesi con le bombole e altri sono scesi con maschera e pinne ma noi eravamo piuttosto delusi da come era andata la mattinata, quindi siamo rimasti a bordo. Mentre gli altri cercavano non si sa bene cosa, il ragazzo maldiviano ci ha indicato uno squalo balena vicino alla nostra barca e ci siamo tuffati immediatamente. Solo per questo motivo siamo stati soli per due minuti, dopo è stato il caos con gente che spintonava, pinneggiava in faccia a chi stava dietro.

Non ci sono regole di comportamento perciò, secondo noi, gli squali balena tra pochi anni fuggiranno anche dall’atollo di Ari Sud e si rifugeranno in zone ancora incontaminate e lontane dal turismo, dove potranno nuotare serenamente senza essere assaliti da centinaia di turisti armati di bastoni e GoPro.

Ecco il video: cliccate sulla rotella in basso a destra e cliccate sulla qualità 1080HD. Guardate cosa accade quando siamo soli e quando arrivano tutti gli altri.

Se siete amanti della natura sottomarina, vi suggeriamo invece di fare un viaggio per scoprire le mante (nell’atollo di Baa, ad esempio) dove regole ben definite vi permettono di fare un’esperienza meravigliosa, salvaguardando però la fauna marina della zona.

Per maggiori informazioni sulle nostre proposte visita il sito di Maldive Alternative e scrivici a info@maldivealternative.com.

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