Cara Thailandia,
promettimi una cosa: non deludermi quando i miei occhi ti vedranno per la prima volta, dal vero, dopo troppi pregiudizi e troppi pensieri strani. Dopo anni che rinvio il nostro incontro.
Cara Thailandia, abbiamo finalmente deciso di venire da te e io ho paura di restarci male. Ho sempre pensato che non fossi una adatta a me perché i posti troppo turistici non mi sono mai piaciuti o per meglio dire, quelli creati abbindolando turisti un po’ ingenuotti mi fanno proprio arrabbiare.
Vedo foto di persone con le tigri imbambolate dai tranquillanti o sopra agli elefanti, leggo post di lurida prostituzione a cielo aperto, guardo un po’ schifata i milioni di selfie di tutti quelli che vanno a Phi Phi island non perché sia effettivamente la più bella ma perché devono dire agli amici di esserci stati. Leggo post di chi ti ama alla follia ma talvolta ti vede con occhi diversi. Mi metti in crisi perché allo stesso tempo in tanti ti adorano, ti amano pazzamente, si trasferiscono da te per una vita migliore.
Se io parto già dubbiosa, riuscirai a sorprendermi positivamente? Me lo devi, perché adesso io credo in te.
Credo nella bontà della terra del sorriso decantata da Andrea, Vatinée, Manuela, Paola e Cabiria, credo nella meraviglia di uno dei mari più belli del mondo, credo nei massaggi che ti coccolano, credo nel pad thai che finalmente proverò assieme ad una infinita miriade di piatti speziati, piccanti, agrodolci, buoni. Credo nei mercati in cui voglio perdermi per ore. Credo nei tuoi bungalow sulla spiaggia e nelle amache che mi trasmettono sempre serenità, credo nei tuoi tramonti e nelle chiacchiere che imbastiremo con tutti quelli che hanno i posticini sul mare, pensando che è quella la vera strada per la felicità.
I pregiudizi esistono sempre, verso le persone, verso altre culture, verso un intero Paese: basta poco però per trasformare un pensiero sbagliato in tanti infiniti e indelebili ricordi e noi siamo pronti per lasciarci travolgere dalle emozioni, quelle che ti fanno chiedere: ma perché non ci sono venuta prima?
Ci vediamo a maggio cara,
ti penso spesso,
Claudia.
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